Simboli della Pasqua
L'Ulivo
Sacro alla dea Atena, signora della guerra e delle arti, che vincendo la contesa con Poseidone, lo offrì in dono agli abitanti di Atene, è considerato un simbolo di pace.
Si dice che sulla tomba di Adamo sia nato un olivo dal quale la colomba, uscita dall’arca di Noè dopo il diluvio, aveva staccato un ramo per indicare la fine del castigo divino.
L'Ulivo è nell’Orto del Getsemani dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto e, ramoscelli di ulivo, erano tra le mani della folla festante che osannava Gesù al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme (pochi giorni prima che fosse Crocefisso).
Inoltre la Croce sarebbe stata fatta di legno d’ulivo, diventando l’albero cosmico, asse del mondo e collegamento tra il cielo e la terra.
Ma dall’olivo si produce anche l’olio utilizzato per ungere i prescelti, infatti, il battezzando con questa unzione è liberato dal peccato ed entra così nella “societas” cristiana.
La storia dell'olivo è profondamente legata a quella dell'umanità; nelle origini di questo prezioso albero storia e mitologia si intrecciano, fino a confondersi.
Comparsa per la prima volta probabilmente nell'Asia occidentale, la pianta dell'olivo si diffuse in tutta l'area mediterranea, dove il suo culto fu consacrato da tutte le religioni. Fin dai tempi più remoti l'olivo venne considerato un simbolo trascendente di spiritualità e sacralità. Sinonimo di fertilità e rinascita, di resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, simbolo di pace e valore, l'olivo rappresentava nella mitologia, come nella religione, un elemento naturale di forza e di purificazione. E' ormai accertato che la coltivazione dell'olivo risale ad almeno 6.000 anni fa: ne fanno fede racconti tradizionali, testi religiosi e rinvenimenti archeologici. Probabilmente la pianta ebbe il suo habitat originario in Siria ed i primi che pensarono a trasformare una pianta selvatica in una specie domestica furono senza dubbio popoli che parlavano una lingua semitica. Dalla Siria facile fu il suo trapianto in Grecia dove trovò una inaspettata fortuna e applicazione che la resero, poi, indispensabile ai popoli antichi del Mediterraneo. A conferma della millenaria storia dell'olivo ricordiamo come la tradizione pone di fronte all'antica Gerusalemme il "Monte degli Ulivi", o come la bellezza di questa pianta sia cantata spesso nell' "Antico Testamento" (v. libro del profeta Osea dove il Dio d'Israele è paragonato alla magnificenza dell'olivo). Sono circa settanta le citazioni che se ne fanno nella bibbia.
D'altra parte che questo fosse un simbolo è chiarito anche dall'episodio della colomba che torna all'arca di Noè tenendo nel becco un rametto d'olivo.
Lo stesso nome di Gesù, christos, vuol dire semplicemente unto.
La Bibbia racconta che fu un Angelo a dare a Seth, il figlio di Adamo, tre semi da mettere fra le labbra del padre dopo la sua morte.
Dalle ceneri di Adamo germogliarono così un cedro, un cipresso e un olivo. Nella tradizione cristiana, da secoli, viene usato olio d'oliva per la celebrazione di alcuni sacramenti: Cresima, ordinamento sacerdotale, Estrema Unzione.
Ed è un rametto di olivo benedetto che viene distribuito a tutti i fedeli la Domenica delle Palme, in ricordo della resurrezione e come simbolo pace. Nell'antica Grecia agli Ateniesi vincitori venivano offerti una corona di olivo ed un'ampolla d'olio; mentre gli antichi Romani intrecciavano ramoscelli di olivo per farne corone con le quali premiare i cittadini più valorosi.